La protezione del patrimonio storico e artistico della città durante i lavori della M4 Milano

La M4 ha scritto un capitolo importante della sua storia all’interno della cerchia dei Navigli, una zona estremamente delicata in cui realizzare questa grande opera ingegneristica. È qui che la TBM (tunnel boring machine) ha scavato il percorso della M4 Milano, passando al di sotto di edifici di grande pregio storico e artistico come la Chiesa Evangelica Valdese di via Francesco Sforza, il Sagrato della Basilica di Sant’Ambrogio in piazza Sant’Ambrogio, la Ca’ Granda, le Colonne di San Lorenzo, la Torre Merlata tra via di San Vittore e via Carducci.

Gli scavi in sicurezza per il percorso e le fermate della M4 Milano

Per proteggere il patrimonio storico e artistico di Milano, il Consorzio dei costruttori guidato da Webuild ha previsto una procedura tecnica di controllo all’avanguardia, che combina analisi preventive con un monitoraggio continuo degli edifici in superficie. Già sperimentata dalla stessa Webuild nella realizzazione della metropolitana driverless di Copenhagen e della Metro C a Roma, questa procedura prevede (per le stazioni e i manufatti) l’assistenza archeologica durante le verifiche preventive degli scavi. Quest’ultimi sono proseguiti soltanto dopo aver ottenuto il nullaosta della Sovrintendenza.

Il passaggio all’interno di un centro urbano particolarmente antropizzato, infatti, ha richiesto un impegno eccezionale in fase di controllo e analisi, tanto nella progettazione quanto nell’esecuzione dei lavori. Come precauzione aggiuntiva, a Milano le gallerie della M4 sono state realizzate a una profondità superiore rispetto agli standard del settore. Durante i lavori della M4 Milano ogni dato geometrico e strutturale degli edifici interessati dagli scavi delle gallerie è stato raccolto e accuratamente analizzato, allo scopo di individuare eventuali criticità sulle quali programmare gli interventi preventivi necessari.

Questa operazione è stata svolta grazie anche ai sopralluoghi di tecnici specializzati, i quali hanno portato a una serie di interventi riguardanti, tra gli altri, Casa Silvestri e Palazzo Serbelloni. Lavori preventivi di messa in sicurezza sono stati realizzati anche a Villa Necchi Campiglio, un edificio che ospita un’importante collezione di oggetti di pregio e andava rigorosamente preservato contro ogni possibile rischio.

Mettere al sicuro i monumenti lungo il percorso della M4 Milano

Accanto alle analisi mirate alla tutela del patrimonio in superficie, per la realizzazione in sicurezza della nuova linea metropolitana M4 di Milano sono stati avviati diversi interventi di preservazione degli edifici storici, in particolare del loro patrimonio monumentale.

Per garantire l’incolumità di tale patrimonio, alcuni monumenti sono stati spostati per evitare qualunque rischio nella fase di passaggio della TBM. È il caso della Colonna del Verziere con la Statua del Redentore in Largo Augusto, del Busto di Cesare Correnti in Piazza della Resistenza Partigiana, del muro medioevale in via Francesco Sforza e del Monumento della Madonna della Rassegnazione. Questi monumenti sono stati ricollocati nella posizione originaria una volta terminati i lavori della Metro M4, ovviamente dopo le operazioni di pulizia e restauro richiesti dalla Sovrintendenza.

Nel corso degli scavi per le fermate della M4 Milano e i manufatti sono stati realizzati numerosi ritrovamenti di grande valore storico e scientifico per gli archeologi e la Sovrintendenza. Tra questi sono state riportate alla luce le necropoli, ricchissime di reperti di epoca romana, rinvenute vicino alla Basilica di Sant’Ambrogio, una delle chiese più antiche di Milano.

Tutta questa operazione di salvaguardia del patrimonio artistico è stata realizzata attraverso la collaborazione con le istituzioni, il cliente, la Sovrintendenza ai Beni Culturali e grazie al know-how di Webuild, sfruttando la lunghissima esperienza nella costruzione di linee metropolitane e opere sotterranee in grandi città complesse maturata negli anni dal Webuild.