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Milano Est Ovest

I nastri trasportatori della Milano sotterranea

RACCONTI DALLA MILANO DI SOTTO

4 min


Metro M4 Milano

La soluzione innovativa per smaltire il terreno degli scavi della M4, spiegata dagli esperti

La nuova linea M4 di Milano collegherà Linate al lato Ovest della città, con San Cristoforo come ultimo capolinea.

Le sue stazioni sono 21, la maggior parte delle quali situate proprio nel cuore del centro storico. Ciò significa che i cantieri allestiti sono continuamente circondati da una situazione intensamente urbanizzata e accerchiata da grandi palazzi. Per questo motivo, la costruzione del tunnel, dal congelamento del terreno agli scavi, è stata un’impresa complicata. 

Per evitare di bloccare il traffico cittadino, la terra di scavo delle gallerie viene smaltita tramite nastri trasportatori sotterranei; una modalità di lavoro che ha permesso di mitigare l’impatto del cantiere sui cittadini e sull’ambiente.

Le stazioni e i tunnel della metropolitana vengono costruiti a circa 30 metri di profondità

Metro M4 Milano

Questa tecnologia è servita anche durante i lavori della M5, e in generale negli ultimi anni è stata molto utilizzata. Di recente, sta prendendo molto più piede per via di tutti i suoi vantaggi” racconta Gianluca Cicolani, geometra e capocantiere Webuild

I nastri trasportatori partono dalla camera di scavo e percorrono tutta la galleria sotterranea, dal primo anello fino all’ultimo anello scavato, per arrivare poi alla parte esterna del cantiere. Qui il materiale viene convogliato su un nastro esterno per essere raccolto nella buca dello smarino, da cui viene successivamente prelevato e caricato su camion, per essere trasportato nei siti di conferimento e nelle cave.

Il nastro è formato per metà da una struttura metallica tralicciata e per metà da un tappeto, una lingua di gomma continua di una larghezza di circa 80 cm. [...] Un nastro si progetta, non si improvvisa. Noi come ente appaltatore forniamo dati progettuali ai costruttori dei nastri e loro calcolano la struttura e la larghezza del tappeto per poter supportare e non fermare le attività di scavo” spiega Cicolani. 

Questo sistema innovativo si rivela fondamentale per ridurre notevolmente la circolazione di mezzi pesanti all’interno della città, limitandone il percorso a poche centinaia di metri: dai punti di scarico dei nastri fino alle tangenziali nelle vicinanze. 

I lavori per opere di questo genere durano anni, modificando la viabilità e la geografia cittadina

I lavori per opere di questo genere durano anni, modificando la viabilità e la geografia cittadina

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Ipotizzando di dover trasportare circa 2.000 tonnellate di materiale ogni giorno, se su ogni camion si possono caricare 20 tonnellate, stiamo parlando di circa 100 camion che devono viaggiare giornalmente in città. Posizionando le vasche di raccolta dello smarino in aree periferiche (Ronchetto sul Naviglio e viale Forlanini), grazie ai nastri trasportatori, abbiamo tolto i camion dal centro

Gianluca Cicolanigeometra e capocantiere Webuild

Stando ai numeri di estrazione della M4, in totale sarebbero stati necessari circa 75.000 viaggi con i camion, che - se messi uno dietro l’altro - corrispondono alla distanza da Milano a Roma.

Grazie a questo sistema, questi 75.000 viaggi necessari per smaltire il materiale sono stati “evitati” al centro storico.

Oltre a decongestionare il traffico urbano, questo metodo ha permesso una diminuzione notevole dell’inquinamento atmosferico che altrimenti sarebbe stato prodotto. Ma non solo: la costruzione dei cantieri della Linea blu è stata pensata per salvaguardare l’ambiente lungo più versanti.

Metro Milano M4

Una metropolitana sostenibile

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alberi conservati

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% di abbattimenti di alberi in meno

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nuovi alberi

La posizione dei cantieri ha infatti consentito la conservazione di 169 alberi e ridotto gli abbattimenti del 24% rispetto alle idee progettuali iniziali.

Inoltre, una volta terminati i lavori, il Comune di Milano si è impegnato a piantare 1.900 nuovi alberi lungo la linea collegando così le tante aree verdi presenti sul tracciato, da Parco Forlanini fino al Parco delle Risaie.

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