Milano Est Ovest
La nuova metro porta alla luce antichi monumenti
Lungo gli scavi per la nuova linea della metropolitana, sono reperti archeologici di interesse; un patrimonio da salvaguardare, per tutta la città.
La M4 attraversa il cuore del centro storico di Milano e affianca antichi edifici di elevato valore culturale. Ma accanto al patrimonio edile si erigono anche monumenti del passato che costituiscono il patrimonio artistico della città.
Evitare che si danneggino nella fase di scavo e costruzione dei cantieri è un dovere per il Consorzio dei costruttori guidato da We Build e per la Soprintendenza Archeologica di Milano, collaboratori stretti in questo contesto.
Per sarvaguardarli è stata necessaria una delicata operazione guidata da Francesca Cavalazzi, responsabile ambiente archeologia della linea M4. Si tratta della rimozione e dello spostamento di alcuni manufatti storici, che al termine dei lavori verranno collocati in posizione originaria completamente restaurati.
Nello specifico, sono la Colonna del Verziere con la Statua del Redentore in Largo Augusto; il Busto di Cesare Correnti in Piazza della Resistenza Partigiana; il muro medievale in via Francesco Sforza; il Monumento della Madonna della Rassegnazione.
Il primo spostamento è stato quello della Colonna del Verziere, indica la dott.ssa Cavalazzi, «è un monumento che era in Largo Augusto, dove verrà ricollocato, dalla fine del 1600 nel quale in cima alla colonna è eretta la statua in bronzo del Cristo Redentore» che abbraccia una croce in ferro. Il suo nome, che in gergo popolare milanese significa mercato di frutta e verdura, deriva dal mercato ortofrutticolo che si estendeva nella piazza di Largo Augusto.
La nuova metro porta alla luce antichi monumenti
«Spostare questo monumento è stato un lavoro abbastanza lungo e complesso. Il monumento è molto alto e la statua alla sua sommità è molto grande, ha dimensioni umane», continua la responsabile Cavalazzi. Infatti, la rimozione della Colonna del Verziere è stata eseguita in quasi un anno, dal 9 gennaio al 5 dicembre 2017.
Le fasi sono state molte e di vario genere. Preliminarmente è stata eseguita su tutta la Colonna un’indagine georadar per approfondire la conoscenza del manufatto e indagare la possibile presenza di perni metallici di collegamento tra le varie parti del monumento.
Terminate le indagini preliminari e messe a punto le modalità esecutive dello smontaggio, è stata avviata la prima fase di rimozione: lo smontaggio della Statua nelle sue varie componenti, dalla croce in ferro al Cristo Redentore.
La nuova metro porta alla luce
«Quello della Colonna del Verziere è stato uno spostamento a dir poco spettacolare. C’era questo Cristo imbragato e sollevato molto in alto da una gru che volava in alto nel cielo. Uno spettacolo davvero suggestivo», dichiara Francesca Cavalazzi.
Dopo la rimozione della statua si sono via via eseguite tutte le altre operazioni di spostamento. Prima lo smontaggio della trabeazione, poi il fusto della colonna - eseguito con il supporto di una struttura metallica progettata appositamente che fasciava il fusto con cinque anelli metallici, corrispondenti alle 5 sezioni della colonna -; a seguire il primo e il secondo basamento e, infine, la scalinata in tutte le sue componenti.
La rimozione della parte inferiore del monumento, però, è stata sorprendente: una seconda “colonna” che si nascondeva all’interno della Colonna da sempre sotto gli occhi di cittadini e turisti di Milano.